lunedì 14 febbraio 2011

45 Ancora il corpo femminile

On the Pond
Pastello ad olio su carta Shoeller cm.35x50

Bagnasciuga
Pastello ad olio su carta Fabriano semiruvida g.100
cm.50x70
Entrambe le modelle sono prese da fotografie. Della prima, alla quale ho tolto degli insulsi sandaletti con tacco a spillo, ambientandola in uno stagno, mi aveva colpito l'eleganza plastica, favorita dalla snellezza del corpo, scolpito dalla luce spietata dell'ambiente in cui la Vanessa Beecroft stava organizzando una delle sue adunate. La modella è in un momento d'attesa, e le membra sono rilassate, dando una sensazione di meditazione contemplativa, che ben si associa alla quiete dello stagno.Della seconda m'era piaciuta la gioia del corpo colto in corsa. Trattandosi di una reclam di intimo, ho cancellato l'indumento (peraltro esiguo), e le solite ciabatte con tacco dodici,cercando di dare al viso un'allegria meno professionale; ho anche modificato la postura del suo braccio destro, che copriva il seno, aggiungendo il telo colorato per dare un senso alla posa, che rischiava di sembrare una mossa da spogliarello, mentre io volevo che, se malizia ci fosse, fosse quella della sua giovanile spensieratezza, riconducibile al tema della Susanna. L'uso del pastello ad olio, al quale mi trovo costretto per via dell'esiguo spazio del cesso (non è metaforico, è proprio una ritirata) in cui trascorro parte della giornata di lavoro da portiere, mi consente una quantità di ripensamenti e correzioni, per intonare le tinte, e perfezionare il disegno, lavorando a strati successivi, grattati, incisi, sfregati. A volte la sensazione è di lavorare in modo "plastico", spesso mi sembra di procedere ad un'incisione tenera. Il fatto che i cololri tendano sempre ad impastarsi fra di loro, se da un lato è un limite, perchè ostacola l'accostamento divisionistico di tinte pulite, dall'altro porta a scoprire inedite sfumature ed effetti che stimolano lo studio, per poterli controllare. Le tinte dei pastelli ad olio non sono tuttavia così brillanti e duttili come i colori che mi preparo unendo i migliori pigmenti ad un legante composto di elementi puri e semplici quali olio di lino, lacrime di mastice ed essenza di trementina, gli accostamenti non sempre sono efficaci, e questo fornisce ulteriore stimolo allo studio: gli esami, dice Eduardo, non finiscono mai.