martedì 22 dicembre 2009

21 Lo studio della figura

Ho fatto poche sedute di nudo, pochissime, ma mi piace dipingere la figura femminile, senza rinnegarne l'ovvio erotismo. Non potendo permettermi di pagare una modella, e scartando l'idea di lavorare con dilettanti, cosa che rischia di essere imbarazzante e dispersiva, lavoro servendomi di fotografie, tavole anatomiche e memoria visiva, qualche volta mi riferisco a Maestri importanti, ma quasi mai copio l'immagine pari pari, il quadro è sempre il risultato di una qualche idea che ho in testa, e non è raro che faccia diversi studi a matita, acquarelli, guazzi etc., prima di realizzare il cartone da portare sulla tela, rcalcando o copiando. Però mi piacerebbe riuscire ad avere l'immediata freschezza di Toulouse Lautrec, o la gioiosa facilità di Renoir, o l'eleganza di Botticelli, la delicatezza di Raffaello, la carnalità di Rubens, e chissà cos'altro ancora. Con simili referenti, che magari si affollano in un lavoro solo, è difficile esser pienamente soddisfatti del risultato, ed ogni tanto ci riprovo, osando sempre sperare in quei centodieci anni, che, assimilandomi spudoratamente al Maestro Hokusal potrebbero portarmi a dar vita all'opera mia.

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