giovedì 3 dicembre 2009

14 Tempo fa

All'inizio degli anni '70 ero piuttosto confuso, e dipingevo poco, rifacendomi come potevo ad opere viste, fatte da autori più o meno affermati. La costante scarsità di mezzi ed il disordine esistenziale favorivano un approccio rozzo con materiali scadenti, come si vede in questa tempera su una vecchia tela reimbiancata, lavoro disperato, cm 80x100, buttato giù d'istinto, sul ricordo del marchio di un whisky, e non sto scherzando.
Ma non trovo che sia pessimo, certo che avrei dovuto lavorare di più e con maggior cura, ma l'azione dell'arciere figura sintetizzzata in un giustapposizione di forze che produce un solido equilibrio, che successivamente andrò sempre cercando, trasponendolo dalle nature morte e dalle vedute paesaggistiche ai soggetti in azione, che si tratti di creature o di macchine.

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