domenica 29 novembre 2009

13 work in progress 4

A questo punto, gli elementi del quadro sono tutti presenti. La vegetazione è stata trattata con vari toni di giallo, di verde e di azzurro, incorporando quelle pennellate rosse date per staccare i contorni, e per dare stimolo all'occhio assorbito dal verde.
Il verde è per me sempre un problema, invidio quei pittori che riescono a raffigurare prati e vegetazione con campi di verdi uniformi, i miei verdi sono sempre crudi e molto poco erbacei, devo procedere ad un lungo lavoro, spegnendo con terra di Siena, violetti ed anche rossi decisi, giocando con ombre, e disllivelli per dare aria, e quando smetto di lavorarci non sono del tutto soddisfatto. Problemi analoghi ne ho con praticamente tutti gli elementi, ma se posso dire di essermi sentito soddisfatto qualche volta con un mare o un cielo, rocce o cemeto, drappi e perfino incarnati, il prato verde, l'aiola fiorita, la macchia boschiva, ancora non mi riescono come le immagino. Del resto, il quadro è un viaggio più o meno lungo, con mete non sempre chiare, un viaggio che si interrompe per riposarsi, osservare attorno. decidere se possiamo fermarci o se ce la facciamo ad andare ancora un po'...Certo, lavoravano su commissione quelli che grandeggiano nelle pinacoteche, avevano termini da rispettare, monarchi capricciosi e prelati esigenti da soddisfare, aiuti a libro paga. Ma guardando quella pittura, non posso pensare che nel realizzarla gli artefici non si sentissero in certi momenti fuori dal tempo e lontani dalla cialtroneria di chi poteva permettersi di pagarli, in dialogo sublime col talento, il pensiero, lo spirito e tutte le altre belle cose, anche quando si trattava di pittar frutti, foglie e festoni. In questo senso, affermo che la Pittura è comunque astratta...

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